Accoglienza: Invertire la marcia per uscire dall’emergenza
Il sistema d’accoglienza italiano è stato sottoposto negli ultimi anni a modifiche e interventi del tutto disomogenei che rispondevano quasi esclusivamente all’emergenza. Una emergenza non giustificata né dai numeri né dalle dinamiche degli arrivi, quasi sempre prevedibili e limitati. Nell’ultimo periodo la confusione è aumentata anche a causa dei ritardi delle questure che hanno determinato ulteriori criticità, lasciando migliaia di persone e famiglie, che hanno diritto all’accoglienza, per strada.
A pagare le conseguenze di scelte legislative e politiche sbagliate sono in primo luogo le persone coinvolte, ma subito dopo anche le comunità locali. La programmazione, prevista nel D.Lsg. 142/2015 obbligherebbe lo stato a predisporre strumenti e risorse volte ad accogliere le persone in maniera dignitosa. Ma questo non succede oramai, se non casualmente. Per uscire da questa emergenza perenne e invertire la marcia, è necessario cambiare metodo e individuare le priorità e le risposte giuste. Obiettivo dell’incontro è confrontarsi con le istituzioni che in questi anni hanno avuto un ruolo nella definizione di strumenti e percorsi, con la partecipazione delle principali reti associative, sindacali e del terzo settore che gestiscono da anni l’accoglienza nel nostro Paese.
Introduce: Filippo Miraglia (ARCI)
Modera: Eleonora Camilli (giornalista, Redattore Sociale)
Intervengono: Prefetto Rosanna Rabuano, Vice Capo Dipartimento Vicario del Dipartimento per le Libertà Civili e per l’Immigrazione, Prefetto di Trieste Dr. Pietro Signoriello, Commissario del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia, Matteo Biffoni (Sindaco di Prato e Delegato ANCI Immigrazione), Titti Postiglione (Vice Capo Dipartimento Protezione Civile), Michele Vannini (Seg. Naz. FP – CGIL), Giulia Capitani (Oxfam), Michele Rossi (Europasilo), Fabiana Musicco (Refugees Welcome), Gianfranco Schiavone (ICS)
Conclude: Oliviero Forti (Caritas)