La lotta contro lo sfruttamento lavorativo delle persone di origine straniera: una sfida per la democrazia

I dati sullo sfruttamento lavorativo evidenziano un fenomeno sempre più diffuso in Italia, con un carattere trasversale nei diversi settori produttivi e nelle diverse aree geografiche del paese. Le persone di origine straniera sono potenzialmente più a rischio di diventare vittime dello sfruttamento lavorativo anche a causa della precarietà giuridica della loro posizione in Italia. Diventa quindi obiettivo strategico per la nostra democrazia, e per lo stato dei diritti nel nostro Paese, l’attuazione di interventi integrati di contrasto allo sfruttamento lavorativo nel raccordo tra organizzazioni sindacali, organizzazioni datoriali e realtà associative, insieme alle istituzioni pubbliche che hanno il compito di contrastare le diverse forme di illegalità. Oltre alle azioni di contrasto è necessaria la definizione di azioni a sostegno delle vittime di sfruttamento lavorativo, che prevedano un loro protagonismo e una loro partecipazione attiva. Tale partecipazione non può prescindere da percorsi di inclusione sociale, attraverso l’accesso ai servizi di tutela che garantiscano un lavoro dignitoso.

Modera: Stefano Milani

Introduzione e saluti istituzionali: Simone Mangani, Assessore alla cultura e cittadinanza del Comune di Prato e Antonio Russo (ACLI)

Intervengono: Antonello Mangano, autore del libro “La Spoon River dei braccianti”; Emilio Santoro (ADIR); Elda Zofrea (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali); Camilla Orlandi (ANCI); Lorenzo Gestri, sostituto procuratore presso la DDA di Firenze;

Conclude: Nicola Marongiu (CGIL)

 

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Data e ora

18-04-2024 | 14:30 to
17:00
 

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